La struttura che connette
In questo continuo ascolto della struttura, esplorando la capacità articolare di liberare il movimento, si trova la chiave per una destrutturazione del sé narrativo. Questo svuotamento del vissuto interiore restituisce l’autenticità della presenza del corpo nel corpo qui e ora connesso all’ambiente e agli altri. L’essenza corporea presente, come in una rete neuronale si connette a tutto ciò che la circonda in uno stato di armonico equilibrio.
Così come l’atto di stare e quello di agire trattano/descrivono se stessi, allo stesso modo la “nuda” presenza descrive l’essenza di ciò che siamo.